Flavio Briatore discute il futuro della Juventus, tra conferme, potenziali cambi e la necessità di una guida forte e di giocatori all’altezza.
In un recente intervento a Gr Parlamento, Flavio Briatore, noto imprenditore e fervente tifoso della Juventus, ha condiviso le sue riflessioni sullo stato attuale della squadra torinese e sulle speculazioni riguardanti il futuro della panchina, attualmente occupata da Massimiliano Allegri. “Non so se Allegri resterà, ma sta dimostrando di essere all’altezza. Spero possa continuare il suo lavoro qui, poiché è un vero professionista e gestisce la squadra con grande maestria“, ha dichiarato Briatore a Gr Parlamento, elogiando l’attuale tecnico bianconero.
La gestione Allegri: meriti e incertezze
Nonostante l’apprezzamento per Allegri, Briatore non chiude la porta ad altre possibilità, menzionando Thiago Motta come un potenziale candidato interessante, benché ritenga improbabile un suo passaggio dal PSG alla Juventus. L’ipotesi di un ritorno di Antonio Conte viene vista con scetticismo: “Conte? Difficile, ma nel calcio mai dire mai. A mio avviso, sarebbe come riscaldare una vecchia minestra“, esprime Briatore, sottolineando una certa reticenza verso la soluzione di un ritorno.
La necessità di una proprietà forte e giocatori determinanti
Il discorso di Briatore si è poi spostato sulle esigenze strutturali e organizzative della Juventus. “Per tornare ai vertici non basta un allenatore di talento, serve una proprietà forte e giocatori all’altezza della storia di questo club. Al momento, mancano figure chiave come Beppe Marotta, capaci di guidare la società con visione e determinazione“, afferma l’imprenditore, evidenziando la mancanza di una direzione chiara e di atleti decisivi nel progetto attuale della Vecchia Signora.
La riflessione di Briatore tocca punti cruciali per il futuro della Juventus: la scelta dell’allenatore, la struttura organizzativa del club e la qualità dell’organico. Mentre il dibattito su chi debba guidare la squadra prosegue, è chiaro che il rinnovamento dovrebbe essere complessivo, mirando a ristabilire la Juventus come protagonista indiscussa del calcio italiano e internazionale.
